I vizi capitali: l’accidia
Eccoci arrivati all’ultimo dei peccati capitali, forse il più misterioso e difficile da capire: l’accidia. Il termine proveniente dal greco akedía, viene da kêdos (cura) con a privativa significa mancanza di cura e indicava in...
I vizi capitali: l’ira
L’ira è, tra i vizi capitali, quello che produce più danno in chi lo prova. Dante ne aveva colto l’aspetto autodistruttivo: gli iracondi nel fango si prendono a calci, pugni e dilaniano a morsi....
I vizi capitali: la gola
Il vizio della gola - il quinto dei peccati capitali - è l’appetito disordinato, vale a dire eccessivo dI cibo e bevande. In questi tempi però risulta difficile pensare che la gola possa essere...
I vizi capitali: l’invidia
Nulla di positivo in questo sentimento: l’invidia, dice san Tommaso, è la tristezza che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero avere. Al contrario di altri peccati in cui...
I vizi capitali: la lussuria
La lussuria - il terzo dei sette vizi capitali - è il desiderio disordinato del piacere carnale. La parola proviene dal latino luxus che significa “rigoglio”, “esuberanza” ma anche “eccesso” ed “esagerazione”. Aristotele definisce la...
I vizi capitali: l’avarizia
L'avarizia è il secondo dei vizi capitali, nella tradizione della Chiesa, un attaccamento smodato alle ricchezze; per San Paolo invece è la radice di tutti i mali, peccato dei peccati. Gli avari valutano il...
I vizi capitali: la superbia
Il primo dei vizi capitali è la superbi. Per i Padri della chiesa, Sant’Anselmo, San Tommaso, Sant’Agostino e San Gregorio Magno, la Superbia è la regina dei vizi, origine di tutti gli altri. Ma...